Cari amici buonasera a tutti.
Nonostante le difficoltà degli ultimi tempi, qualche progresso è stato fatto....
Dopo la prima prova dinamica del Panzer III, abbiamo rimosso i cingoli per un più agevole montaggio dei parafanghi laterali e degli ultimi particolari del treno di rotolamento quali le borchie delle ruote condotte e di folle. Per queste ultime sono state usate le bellissime rondelle con linguetta in ottone di Stannard ed è stato messo relativo ingrassatore.
Pronte anche le borchie che andranno a coprire le ruote motrici. Sul foro centrale andrà incollato un bulloncino M3 a testa piccola ed il gioco è fatto!
Ed ecco che lo scafo inizia ad assumere un aspetto diverso!
Ora, prima di andare avanti, è ora di svelare l'ambientazione scelta per il mio carro, in modo da comprendere le problematiche incontrate stamattina.
Come anticipato, il mio carro sarà ambientato in Italia, è farà parte della seconda compagnia dell Schwere Panzer-Abteilung 504, ossia uno di quei carri arrivati in Sicilia nella prima metà del 1943 ma mai Mandati in Africa, poi accorpati nella Divisione Sizilien (successivamente 15.panzergranadier-Division).
E' verosimile che questi carri seguissero uno schema tropean 2, con base RAL 8020 Gelbbraun (2/3) e amebe Grigio Verdi RAL 7027 (1/3), secondo gli studi più accreditati di studiosi quali Jentz e altri, secondo i quali nella stragrande maggioranza delle foto i carri precedentemente identificati come colorati in giallo sabbia uniforme, avessero in realtà questo schema colore, difficilmente distinguibile nelle foto B/N.
Per comprendere la differenza tra un normale Dunkel gelb ed il Gelbbraun, io ho fatto riferimento a questa foto:
Per trovare corrispondenza, ho fatto delle prove alla buona con colori Tamiya e colori Vallejo AIR, che hanno a catalogo proprio il RAL 8020 ed il RAL 7027.
Purtroppo io non ho mai avuto fortuna con i Vallejo, e stamattina quando sono andato a dare una mano di colore sullo scudo frontale prima di montare la corazzatura, i Vallejo mi hanno dato dei problemi.
Prima formando goccioline che si rapprendevano senza aggrappare sul fondo, poi dimostrando una delicatezza ed una tendenza a spellare a dir poco imbarazzante!
Bastava sfiorare il colore con le dita affinché andasse via! Inutile dire che mi ha preso lo sconforto!
Accantonati i Vallejo è venuto in aiuto mastro Otto che ringrazio pubblicamente per il Pronto Soccorso colore!
In assenza dell'XF-59 (Desert Yellow) che sarebbe il corrispettivo Tamiya per il Gelbbraun, ho provveduto su indicazione di Otto a miscelare dell' XF-60 con dell' XF-64 per avvicinarmi ad un giallo Ocra scuro (meglio scuro come ha detto Otto), che sarà poi ripreso e aggiustato con l'XF-59.
Inutile dire che i colori Tamiya non hanno dato problemi ed il risultato è stato molto buono e si avvicina al colore "reale"!
Fatto questo ho potuto finalmente procedere con il montaggio della blindatura frontale e delle relative protezioni anti-granate, rivettate sulla parte superiore.
Come la stragrande maggioranza dei Panzer III, le ultime due protezioni lato MG sono state omesse, ma i fori sono stati comunque realizzati.
I fori di fissaggio della scudatura sono stati stuccati e devono acnora essere ripresi e cartati. Con un po' di acciaio liquido ho iniziato a provare le mini saldature:
In questa foto di intravede la differenza di colore tra il RAL 1002 dato come base poliuretanica chiara ed il colore gelbbraun-fatto-in-casa Tamiya:
Con flash:
Ultimo particolare ed ultimo consiglio, dopodiché chiudiamo gli aggiornamenti della settimana.
Finiti gli scarichi posteriori con gli ultimi dettagli!
Anche qui volevo portarmi avanti col lavoro di verniciatura, poiché poi (con gli scarichi fissati) sarà più complicato colorarli, nonché dare il colore base al fondo posteriore del carro.
Ora, la maggior parte dei Panzer III montava dietro una sorta di deflettore parapolvere, che era una delle prime cose a saltar via, e che ho quindi deciso di omettere, anche per fgar vedere i dettagli degli scarichi.
Ora, su alcuni carri gli scarichi hanno anocra abbondanti residui di colore, mentre su altri sono grigio scuri/neri opachi, come ad esempio quello di Bovington, ma che è stato ristrutturato e quindi non so se farci affidamento al 100%.
Secondo voi, come è più verosimile che fossero gli scarichi dei carri armati?
Dipinti nello stesso colore nonostante le temperature che raggiungevano?
Non vi nascondo che, per esigenze modellistiche, mi piacerebbe spezzare un po' la monotonia cromatica, tanto più che le marmitte subivano estesi fenomeni di ossidazione/arrugginimento, ma non so se tali fenomeni realizzarli su una base grigio/nera o su una base camo del carro.....
Io stavo pensando ad un mix delle 3!
Marmitta color carro, abbondantemente scrostata da cui affiora il nero opaco sotto ricoperto di ruggine, e lasciare il nero fumo solo sul tubo di scarico vero e proprio!
Che dite?
Beh, ora basta che come al solito ho scritto anche troppo!
Fatevelo bastare fino a metà maggio!
Tanto di 'sto passo.....
Ciao a tutti!